C’è anche un salernitano tra le  persone coinvolte nell’indagine sul traffico di sostanze dopanti., coordinata dalla procura della repubblica di Torino. Si tratta di M.C., 46 anni, infermiere e ciclista, di Eboli. Per lui la procura ha disposto gli arresti domiciliari. L’inchiesta ha portato in carcere otto persone, di Pavia e Torino.  Per altri 4, tra i quali il salernitano, invece, sono scattati i domiciliari.
Per un trentottenne, inoltre, obbligo di dimora.

Seimila le confezioni di farmaci ritenuti dopanti che state sequestrate dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Torino durante perquisizioni fatte oggi in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Campania.
Il loro valore – è stato reso noto dagli investigatori – si aggira intorno ai 300 mila euro. I prodotti sospetti sono stati inviati a laboratori per essere analizzati.

Loperazione ha visto impegnati 450 Carabinieri dei Nas e dei comandi provinciali. Le sostanze dopanti venivano acquistate online da un sito greco da parte di un gruppo di italiani che le rivendevano.

In tutto gli indagati risultano 112. Tra i due nomi di maggiore spicco che risultano nell’elenco ci sono Andrea Oriana, 38 anni, ex nuotatore della nazionale che prese parte alle Olimpiadi di Atlanta del 1996, e Andrea Diminutto, 26 anni, calciatore che milita nel Legnano (squadra del campionato di Lega Pro di seconda divisione) come portiere. Entrambi, secondo il capo d’accusa confezionato dal pm Gianfranco Colace, sono indiziati di ricettazione per avere ricevuto sostanze vietate da un terzo indagato, che a sua volta si riforniva di Andriol (anabolizzante), Epo, Gh (ormone della crescita) ed Efedrina da mittenti non identificati. Gli episodi, individuati dal pm e dai carabinieri del Nas, sono avvenuti a Como tra marzo e aprile. Inoltre si troverebbero coinvolte nell’inchiesta diverse palestre del capoluogo piemontese e della prima cintura. L’inchiesta è coordinata dai pm Raffaele Guariniello e Gianfranco Colace. I reati contestati sono la ricettazione (relativamente al commercio di sostanze dopanti), la detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio (relativamente al solo nandrolone, da poco entrato nella tabella degli stupefacenti) ed anche il furto di farmaci dagli ospedali (per questo sarebbero stati indagati tre infermieri). Oltre al salernitano anche due suoi colleghi dell’ospedale “Mauriziano” di Torino. Per l’accusa devono rispondere di furto di farmaci. Indagata anche una quarta infermiera di Torino. Tra gli altri arrestati in carcere molti sono ciclisti amatori del torinese.

Tra gli indagati della maxi-inchiesta della Procura di Torino e dei Nas per traffico di anabolizzanti c’è anche una madre ossessionata dalle prestazioni sportive della figlia 15enne La figlia, lombarda, è una nuotatrice agonistica. Sua madre, tormentata dall’idea che dovesse arrivare sempre prima alle gare, si era messa in contatto da mesi con i “pusher del doping”, che si procuravano anabolizzanti online, somministrava regolarmente all’atleta sostanze illecite per “pompare” i muscoli e farle sentire meno la fatica. Ma la donna è stata intercettata, sia telefonicamente che telematicamente e ora il caso è sul tavolo della procura di Torino. “E’ un caso inquietante – ha commentato il procuratore Raffaele Guariniello – abbiamo arrestato anche un preparatore atletico”.