Salerno sarebbe un esempio virtuoso nell’impiego delle auto di servizio e non, invece, un caso da denunciare, come segnalato nei giorni scorsi dal gruppo del Pdl a Palazzo di città. A ribadirlo in una nota, la stessa amministrazione De Luca:
Il Comune di Salerno intende precisare alcuni punti in merito alla vicenda delle auto in uso al Comune di Salerno, ampiamente dibattuta negli ultimi giorni sui quotidiani di informazione locale e da questi ultimi erroneamente individuate come “auto blu”, laddove l’esatta nomenclatura è quella di “auto grigie”.
Nell’anno 2010 giunse richiesta di informativa da parte del FORMEZ, poi reiterata nell’anno 2011 da parte di altri Organi deputati al censimento permanente delle auto a servizio della P.A. Ancor prima che fossero emanate precise direttive in materia di contenimento della spesa pubblica da parte del Governo Centrale, la Giunta Municipale, con atto n. 589 del 17/07/2011, in piena autonomia, approvò il Piano Triennale 2011/2013 di utilizzo del parco autoveicolare per incidere sensibilmente, sia dal punto di vista organizzativo che per realizzare una marcata economia di spesa. Successivamente, con deliberazione di Giunta n.790 del 23/09/2011, venne reso operativo tale piano che produsse un sensibile decremento in termini numerici e, di conseguenza, economici.
Tale decremento è testimoniato dai dati del censimento operato dal Ministero della Pubblica Amministrazione appena due settimane or sono e ulteriormente sottolineato dallo stesso Ministro Patroni Griffi nel corso di una nota trasmissione televisiva: quello di Salerno è stato incluso tra i “casi significativi di decremento delle vetture” e considerato un esempio virtuoso.
I dati forniti dal Comune hanno censito 43 autovetture di cui una sola di rappresentanza. Le rimanenti, 22 Fiat Panda, 18 Fiat Punto e 2 Alfa 159, sono assegnate ai Servizi operativi deputati all’assolvimento di compiti d’istituto, comprendenti anche: Tutela pubblica incolumità (2), Protezione Civile (3), Vigilanza urbanistica (3), Servizi ispettivi tributi e annona (2), Vigilanza ambientale (3), Controllo funzionamento segnaletica stradale, semaforica, e pubblica illuminazione (3). Con una lettura più restrittiva della norma, peraltro, le 16 autovetture indicate potevano non essere incluse tra quelle oggetto di informativa: dunque, le auto oggetto di comunicazione sarebbero state 27 e non 43. È da sottolineare, inoltre, che si tratta di vetture in dotazione ai diversi servizi comunali: sono escluse assegnazioni ad organi di rappresentanza e a dirigenti.
Infine, i raffronti operati con altre città appaiono disomogenei, dal momento che si tratta di dati non comparabili, in ragione delle autonome possibili scelte di individuazione del termine “auto di servizio” utilizzato ai fini della quantificazione. Risulta, in tal senso, singolare che i dati pubblicati per comuni con popolazione compresa tra 100.000 e 150.00 abitanti risultino omogenei e, tra di essi, la città di Salerno, al di sotto della media; diversamente, per alcune città tra 500.000 e 1.000.000 di abitanti si evidenziano forti squilibri: Napoli 37 auto, Torino 402 auto, Palermo 109 auto, Firenze 218 auto.(com)