Il Tar di Salerno ha accolto l’istanza cautelare di Italia Nostra. Lavori sospesi nel solo settore 1 del Crescent (permesso a costruire 6) in attesa della definizione del merito del precedente ricorso il 23 ottobre. Proseguono invece i lavori nei settori dal 2 al 5 fino al piano di calpestio. (210912 Giancarlo Frasca)

Un’altra tegola sui lavori del Crescent, l’edificio semicircolare progettato da Bofill per delimitare Piazza della Libertà a Salerno. Il tribunale Amministrativo Regionale del capoluogo, infatti, dopo l’udienza di ieri, alla presenza anche dei legali della Crescent srl e del Comune di Salerno, Brancaccio e Lentini, ha accolto l’istanza cautelare di Italia Nostra, ordinando la sospensione dei lavori nel settore 1, quello più esterno verso la stazione marittima, sinora rimasto fuori da problematiche giudiziarie.
L’associazione ambientalista, rappresentata dai legali Morena, Agresti ed Agosto, stavolta si è rivolta al Tar interpellandolo sulla regolarità di un ulteriore permesso a costruire, il numero 6, relativo appunto al settore 1. La decisione è stata comunicata questa mattina alla Crescent srl, che sta realizzando l’opera, che ha provveduto subito a trasmeterla al cantiere per sospendere le attività nel settore interessato. Proseguono, invece, regolarmente i lavori nei settori dal 2 al 5 in virtù di una sospensiva accordata nei mesi scorsi all’impresa per le sole strutture fino al livello del piano di calpestio della piazza. Tutto, comunque, è legato all’udienza del Consiglio di Stato che il prossimo 23 ottobre entrerà nel merito del primo ricorso. Un appuntamento che risulterà determinante anche per il settorebloccato oggi, Accogliendo l’istanza cautelarem, infatti,il Tar di Salerno ha sospeso i lavori nel settore 1 in attesa proprio dell’udienza di merito di fine ottobre, unificando di fatto il destino dei due ricorsi. L’unica differenza, non da poco, la sospensione totale dei lavori del settore 1, anche al di sotto della piazza a differenza degli altri (dal 2 al 5) dove si può continuare ad operare.