Salerno, vertenza Essentra sempre più rovente. Operai in piazza in via Trento

Dopo aver atteso pazientemente per settimane un segnale positivo dall’azienda, la multinazionale Essentra, non sono piú riusciti a contenere la rabbia. Alcuni lavoratori della ex Filtrona, la cui fabbrica è stata chiusa da un giorno all’altro senza apparenti crisi, hanno bloccato il traffico in via Trento, nella zona orientale di Salerno, dopo l’ennesimo vertice nella sede provinciale di Confindustria in via Madonna di Fatima. Oggi pomeriggio nuovo confronto tra il Direttore dello stabilimento (anche lui licenziato) delegato dal gruppo britannico a sedersi al tavolo delle trattative assieme al ragioniere dell’ex Filtrona ed a tre avvocati, i sindacati ed una delegazione dei lavoratori. Proprio a Confindustria Salerno, un mese fa, si verificò l’annuncio choc del manager inglese che comunicò la decisione della multinazionale di chiudere lo stabilimento che produceva filtri per sigarette in viale Andrea De Luca, nella zona industriale di Salerno, con il licenziamento degli 81 lavoratori. Una posizione criticata da lavoratori e sindacati che avevano proposto l’attivazione di ammortizzatori sociali respinti.
Una ipotesi riproposta anche al tavolo che si è aperto oggi con un durata di circa due mesi, dopo i quali i dipendenti della Essentra in assenza di accordo per gli ammortizzatori sociali andrebbero in mobilità verso il licenziamento.
L’assenza di segnali positivi ha provocato la reazione di una parte dei lavoratori che non sono tornati subito in fabbrica dove era prevista un’assemblea decidendo di spostarsi su via Trento inscenando un corteo bloccando il traffico per oltre mezz’ora all’altezza della piazza principale di Pastena. Soltanto dopo le 18 la protesta si è conclusa per consentire l’assemblea con i sindacati in azienda.
Nessuna apertura sinora dall’azienda tranne la concessione dell’assemblea permanente in azienda, con presidio limitato alla sola sala mensa e per non più di nove operai alla volta. I sindacati premono per soluzioni alternative come la cassa integrazione, la riconversione produttiva o la mobilità aziendale presso altri siti produttivi. Il primo incontro odierno però è stato definito solo interlocutorio. Le parti torneranno a vedersi il 14 marzo alle 10, sempre in Confindustria ma c’è sempre meno ottimismo.
(250214)

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