Settimana importante per il sindaco di Salerno, De Luca, e per la vicenda Crescent. Oggi l’udienza conclusiva, davanti al Gup, per la richiesta di rinvio a giudizio per il procedimento relativo a presunte irregolarità a monte della realizzazione dell’edificio semicircolare. Nei prossimi giorni, intanto, l’amministrazione affiderà ad una perizia giurata la misurazione delle altezze del Comune e dello stesso Crescent, per ottemperare alle prescrizioni fatte dal Soprintendente Miccio. (031114)

Cinque giorni determinanti per il Crescent e per l’amministrazione comunale di Salerno, oltre che per gli altri funzionari ed imprenditori coinvolti in uno dei procedimenti in corso al Tribunale del capoluogo. Due aspetti separati che viaggeranno su binari distinti. Oggi la seconda udienza preliminare davanti al Gup prima della decisione sul rinvio a giudizio, chiesto il 23 ottobre scorso dai pm Rocco Alfano e Gugliemo Valente. Oggi è proseguita l’udienza, così come deciso venerdì scorso, visti i tempi particolarmente lunghi, dal giudice Sergio De Luca. 18, del resto, i legali impegnati per esporre le difese delle 23 persone coinvolte tra le quali anche il sindaco De Luca i cui avvocati erano stati i primi a parlare. Oggi è stata la volta, tra gli altri, dei legali di Eugenio Rainone, amministratore della Crescent srl, Lorenzo Lentini ed Agostino De Caro mentre per Rainone Senior, si è scelta la strada del rito abbreviato che sarà celebrato il 21 gennaio.
Venerdì prossimo, 7 novembre poi, arriveràa la decision sull’eventuale rinvio a giudizio o sull’archiviazione, da parte del gup.
Contemporaneamente prosegue l’iter per arrivare al dissequestro del cantiere e consentire il completamento dell’opera dopo il parere depositato dal Soprintendente Gennaro Miccio. L’intenzione del Comune, come ribadito dal sindaco, è quella di andare avanti, in maniera spedita attenendosi rigorosamente alle prescrizioni giunte dall’ente di via Tasso. In settimana l’amministrazione comunale sarà depositata la nuova planimetria alla Soprintendenza e, sempre nei prossimi giorni, sarà realizzata una perizia giujrata sul calcolo delle altezze di palazzo di Città e del Crescent. Un aspetto di non secondaria importanza alla luce di quanto richiesto da Miccio. Il Soprintendete, infatti, oltre al taglio del 20% delle volumetrie, corrispendenti alle due torri ed all’edificio trapezio, al ridisegno della linea di costa, sia per la foce del Fusandola che con il ripascimento di Santa Teresa, ha chiesto di adeguare l’altezza dell’emiciclo a quella del Comune indicando alcune misure. nel parere di Miccio si parla di 25/26 metri per Palazzo di città, e di 27/28 metri per il Crescent dal piano di campagna. La situazione reale, però, sarebbe differente, come evidenziato già il 27 ottobre, nel giorno del parere, da una misurazione laser effettuata dai tecnici. Il Comune risulterebbe, nel punto più alto 29 e 25, nel punto più basso 27 e 90 contro i 28,10 del Crescent, che diventano 25.80
senza cornicione. Per dirimere la questione sarà effettuata una misurazione ufficiale, quindi, prima di procedere al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte di palazzo di città, come previsto dalle norme in vigore.