Dovrebbe essere reso innoffensivo, nella cava del Cernicchiara lunedì, l’ordigno bellico, risalente alla seconda guerra mondiale, ritrovato nell’area del Crescent, in particolare nel cantiere della costruenda torre dell’Autorità Portuale di Salerno. Nel pomeriggio gli artificieri del 21° Reggimento del Genio Guastatori di Caserta sono stati sul posto per analizzare nel dettaglio la situazione. Non dovrebbero esserci problemi simili a quelli riscontrati lo scorso anno con la bomba d’aereo ritrovata nel cantiere del Crescent e, quindi, non dovrebbero essere evacuati gli edifici circostanti. (080313 Giancarlo Frasca)

Dopo la bomba di aereo, un altro reperto bellico turba il sonno dei salernitani. Ad otto mesi dal ritrovamento dell’ordigno inglese nell’area del cantiere del Crescent che, per dieci giorni tenne sotto scacco nell’estate del 2012, il centro di Salerno, nella zona di via Alvarez è spuntato un altro ricordo della Seconda Guerra Mondiale. Anche stavolta un ordigno piovuto dal cielo. Secondo quanto appurato dal professor Nicola Oddati, presidente del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, incaricato dagli artificieri del 21° Reggimento del Genio Guastatori di Caserta, agli ordini del Colonnello Buono, di analizzare il reperto, si tratterebbe di una bomba incendiaria lanciata da un aereo. Dalle foto sembrerebbe simile ad un tipo definito “100Gal”, equivalente a 400 litri di materiale infiammabile. Essendo fratturata, il liquido sarebbe in gran parte fuoriuscito.
Il ritrovamento, stavolta è avvenuto in un cantiere attiguo a quello della Crescent srl e dei lavori per il sotto piazza della libertà, in particolare per i negozi che affacciano sul mare. La bomba incendiaria, infatti, è emerso nel corso degli interventi preliminari di bonifica eseguiti per i lavori di costruzione della nuova torre dell’Autorità Portuale di Salerno avviati ufficialmente lo scorso 22 gennaio e presentati in una conferenza stampa congiunta dal presidente Annunziata e dal sindaco del capoluogo salernitano, De Luca. 15 mesi il tempo previsto che non dovrebbe subire particolari variazioni anche alla luce di questo ritrovamento. Sebbene più grande rispetto alla bomba d’aereo del Crescent dello scorso anno, infatti, rinvenuta il 5 luglio e fatta brillare il 15, la bomba incendiaria non dovrebbe riservare particolari pericoli di esplosione con una miscela di natura incendiaria al suo interno. Questo dovrebbe evitare l’evacuazione degli edifici circostanti, come accadde, invece, nell’estate del 2012 quando buona parte del centro di Salerno e l’attività nel porto commerciale, furono bloccate per una decina di giorni. Una serie di circostanze favorevoli che dovrebbero consentire ai militari di poter prelevare l’ordigno già nella giornata di lunedì per renderla inoffensiva. Per l’inizio della prossima settimana, infatti, gli artificieri del 21° Genio Guastatori di Caserta contano di poterla trasferire nella cava del Cernicchiara di Salerno per ripulirla da residui di liquido infiammabile. Una volta messa in sicurezza sarà donata al Museo dello Sbarco e Salerno capitale. Per gestire l’emergenza si è riunito in Prefettura il tavolo con tutti gli enti, le autorità e le amministrazioni locali coinvolte presieduto dal Prefetto Pantalone. All’incontro anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che dal suo profilo Twitter aveva assicurato il massimo impegno per assistere le operazioni di messa in sicurezza con l’obiettivo di garantire tempi rapidi e l’incolumità delle persone. “Abbiamo avuto delle buone notizie perché noi ci siamo subito spaventati, immaginando una situazione come luglio scorso. Probabilmente ci siamo allertati molto più del dovuto – ha detto il Prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone Le notizie, in questo, sono state positive in quanto probabilmente dovremo attendere solo qualche giorno con la delimitazione di aree molto minore rispetto alla situazione precedente. Non ci saranno disagi per i cittadini ne, tanto meno, per gli uffici. Anzi, addirittura, ci hanno assicurato che, al di là della distanza di sicurezza e della recinzione che è stata già fatta si può addirittura lavorare se ci sono dei cantieri che stanno operando. Io, quello che ho potuto apprezzare al tavolo, è stata la grande sinergia e disponibilità tra tutti i componenti del sistema il che ha reso di far sì che, speriamo, per lunedì risolvere il problema. Ci siamo aggiornati a questa mattina. Un grazie all’amministrazione comunale e a tutte le istituzioni ed anche all’Autorità portuale che si è assunta un onere molto significativo delle risorse economiche che serviranno per il trasporto e per mettere in sicurezza la bomba”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente dell’Autorità portuale di Salerno. “Essersi assunti l’onere di mettere a disposizione le risorse necessarie per il trasporto e per la messa in sicurezza dell’ordigno è il minimo che si deve fare in questi momenti e credo che sia un esempio per tutto il resto, per come si deve governare il territorio – conclude Andrea AnnunziataStare tutti insieme per risolvere i problemi e fare presto. Poi è evidente che gli oneri sono a carico nostro perché riguardano la nostra sede, la nostra torre, i nostri uffici, per cui abbiamo finanziamenti europei che hanno le loro scadenze. per cui per noi è importante fare presto. Il tutto in sicurezza, in perfetta armonia con tutti quanti, tutelando chi vive in questo territorio, in questo spazio. Siamo contentissimi perché l’ordigno ritrovato è di modesta rilevanza rispetto alla pericolosità che potevamo immaginare e , comunque, grazie a tutti quanti presenti al tavolo, le forze di polizia, il signor Questore, il Prefetto, i Carabinieri, Guardia di Finanza, abbiamo raggiunto velocemente questa possibilità di intervento immediato ed in pochi giorni risolveremo la questione”.