Il Consiglio comunale di Salerno, convocato in via d’urgenza oggi pomeriggio, alla luce della scadenza del 23 maggio fissata dalla normativa di istituzione della tassa sui servizi indivisibili, ha approvato le aliquote per le prime case ed il regolamento per pagamenti e gli altri immobili.
Tasi al 3,3 per mille su abitazione principale. Imu al 10,6 per gli altri immobili. 23 i voti a favore, 2 i contrari, 3 gli astenuti (Ferrazzano, Memili, Cammarota).
La tassa sui servizi indivisibili si pagherà in due rate: la prima entro il 16 giugno, la seconda entro il 16 settembre. Per i salernitani, quindi, si prospetta un’estate di fuoco, sotto l’aspetto dei pagamenti. Entro il 30 maggio la prima rata della Tari (la nuova tassa sui rifiuti che ha preso il posto della Tarsu), quindi la Tasi ed a seguire le altre rate per la spazzatura per la quale a novembre è previsto un conguaglio finale.
La decisione di adottare in fretta e furia una delibera sulla Tasi è stata in forse fino ai giorni scorsi. Nonostante la proroga concessa dal Governo ai comuni che non avevano deliberato, al 16 settembre, l’amministrazione salernitana ha ritenuto di non aver ricevuto garanzie sulla copertura delle somme derivanti dalla Tasi e necessarie per pagare i servizi comunali e gli stipendi.
Aliquota sulla prima casa, comunque, ridotta dal 4.7 per mille al 3.3. Come prevede la legge, inoltre, ci saranno detrazioni. Quella fissa andrà dai 200 euro per rendite catastali fino a 250 euro, ai 100 euro per rendite fino a 750 euro a 0 per rendite catastali superiori. Le famiglie con figli con meno di 26 anni di età potranno usufruire di una detrazione pari a 30 euro per ogni figlio. Inoltre, alle abitazioni principali vengono assimilati tutti gli immobili dati in comodato d’uso gratuito a parenti ed affini di primo grado. Equiparati alla prima casa anche gli alloggi realizzati con la legge sul disagio abitativo. Discorso diverso per le seconde case, escluse dalla nuova Tasi. L’aliquota, in questo caso, è al 10,6 per mille. (230514 Giancarlo Frasca)