Vincenzo De Luca è stato reintegrato come sindaco di Salerno. Il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Antonio Brancaccio, sospendendo gli effetti della legge Severino. De Luca ha anche chiesto di sollevare la questione di costituzionalità della normativa. (260115)

E’ durato pochi giorni l’esilio di Vincenzo De Luca dal Comune di Salerno. Il Tribunale Amministrativo Regionale, di Salerno, infatti, si è pronunciato immediatamente sull’istanza di sospensiva, presentata d’urgenza dal suo legale, l’avvocato Antonio Brancaccio, degli effetti della Legge Severino che, in seguito alla condanna per abuso d’ufficio per il processo termovalorizzatore, la scorsa settimana, aveva portato alla sospensione per De Luca. Il Tar ha emesso un decreto monocratico, chiedendo anche di sollevare la questione di costituzionalità della normativa. Il provvedimento è stato firmato dal presidente della I sezione. La questione verrà affrontata nel merito nel corso di una udienza collegiale già fissata per il prossimo 19 febbraio. De Luca era stato sospeso dalla carica di sindaco nei giorni scorsi, con un provvedimento del vice prefetto vicario di Salerno, in applicazione della Legge Severino. Grazie all’intervento del Tar, quindi, ritorna a tutti gli effetti a palazzo di città dove per qualche giorno la macchina amministrativa era stata affidata al neo vice sindaco Enzo Napoli, subentrato ad Eva Avossa, rimasta in giunta come assessore alla scuola mentre si era dimesso Maraio.
Immediati commenti e le repliche alla sospensiva del tar. il senatore del M5S Andrea Cioffi e gli onorevoli Silvia Giordano, Mimmo Pisano ed Angelo Tofalo, oltre all’eurodeputata Isabella Adinolfi hanno deciso di costituirsi ad opponendum davanti al tribunale Amministrativo nel ricorso proposto da De Luca. I parlamentari non si sono detti sorpresi della celerità del provvedimento di sospensiva ma, bensì che una decisione del genere non sia stata presa da un organo collegiale come accaduto invece a Napoli con De Magistris. Il Tar Campania Napoli, infatti, hanno ricordato, non ha deciso con un decreto presidenziale a differenza di quanto accaduto a Salerno. Il capogruppo in consiglio regionale del Psi, Corrado Gabriele ha, invece, auspicato una riforma in senso garantista della legge Severino, sempre più urgente ed indifferibile. Gabriele ha anche ricordato la proposta di riforma presentata dal capogruppo alla Camera Marco Di Lello. Al tempo stesso ha ribadito la necessità di andare senza mezzi termini verso le Primarie in Campania, per le quali i socialisti rivendicano la partecipazione per la scelta del candidato presidente.
Sulla questione è intervenuto anche il presidente della giunta regionale della Campania. Ben venga, ha detto Caldoro, il reintegro di Vincenzo De Luca, come accaduto con De Magistris, l’augurio è che tocchi anche a Berlusconi. Il Governatore ha anche aggiunto che occorre distinguere tra la Severino che da il nome alla legge e la norma che è sbagliata. In questo caso una parte del mondo della giustizia nello specifico il Tar ha deciso di reintegrare de Luca sospeso a causa di una legge sbagliata del Parlamento, che ha creato un’ingiustizia e, quindi, si tratta di una legge del Parlamento e non dei magistrati, da qui l’invito a non fare lotta politica contro la magistratura ma sui programmi e sulle idee.