E’ un 46enne di Bellizzi, incensurato, di professione meccanico l’uomo che ha investito il gruppo di ciclisti, sulla litoranea di Campolongo, ieri mattina. Sarebbe scappato soltanto perché si sarebbe spaventato, temendo di essere linciato per quanto accaduto, un investimento mortale costato la vita ad un ciclista di Castel San Giorgio ma residente a Bolzano, Prisco Iennaco di 67 anni, ed il ferimento di un altro 53enne di Nocera Superiore.
E’ quanto è emerso dalla confessione del 46enne, che a poco più di 24 ore dall’accaduto si è presentato in Procura a Salerno per ammettere le proprie responsabilità, costituendosi e raccontando la propria versione dei fatti al sostituto procuratore Elena Cosentino. L’uomo, incensurato, ha chiesto di essere ascoltato dai magistrati, accompagnato dal proprio avvocato. Nella mattinata di domenica aveva travolto un gruppo di ciclisti, uccidendone uno, e ferendone un altro, come già detto, prima di fuggire, dopo aver invertito la marcia sulla litoranea a sud della città di Salerno, tra Battipaglia ed Eboli. ll pensionato, che aveva lavorato nelle Ferrovie ed aveva vissuto a lungo in provincia di Bolzano, è morto per le conseguenze delle gravi lesioni interne.
Per il 46enne è scattata la denuncia a piede libero per i reati di omicidio colposo (art. 589 cp) ed omissione di soccorso (art. 189 cds), con il contestuale ritiro della patente di guida. La vettura, è di proprietà del cognato, all’oscuro di tutta la vicenda, è stata posta sotto sequestro con custodia giudiziaria presso un deposito autorizzato. Sulle sue tracce, del resto, sin dai minuti seguenti all’incidente c’erano i carabinieri di Santa Cecilia, diretti dal m.llo Giovanni Trotta, e quelli della Compagnia di Eboli, agli ordini del cap. Alessandro Cisternino. (131014)