Vincenzo De Luca non cede alle pressioni giunte da Roma e dai suoi profili sui social network, ha criticato l’atteggiamento tenuto dal suo Partito. L’altro candidato di spicco, intanto, Andrea Cozzolino, boccia eventuali percorsi alternativi alle Primarie, chiedendo che si voti una volta e per tutte. Caldoro, invece, che non ha ancora ufficializzato la sua ricandidatura, ironizza su quanto sta accadendo, parlando di crisi di credibilità. (260114)

Inizialmente avanzato per la concomitanza delle votazioni per il nuovo presidente della Repubblica, il rinvio delle Primarie del Partito Democratico, o comunque del centro sinistra in Campania, è stato proposto, per la terza volta, per cercare di prendere tempo e chiarire inanzitutto il così detto caso De Luca. Con la condanna, seppur in primo grado per abuso d’ufficio, per il sindaco di Salerno è scattata la sospensione, come previsto dalla Legge Severino. In attesa del deposito del dispositivo anche per l’altro procedimento al tribunale di Salerno, quello sull’incompatibilità tra le cariche di primo cittadino e di vice ministro del Governo Letta, quindi, De Luca sarebbe candidabile ma non eleggibile. In attesa di un possibile ritorno al Comune di Salerno, dopo il ricorso sulla falsariga di quanto accaduto a Napoli con De Magistris, differenze a parte, De Luca sta proseguendo la sua campagna, dicendosi non intenzionato a fermarsi o a fare passi indietro.
Su twitter, del resto, ha affermato che le primarie sono in corsa e, quindi, di restare anche lui in corsa. “Chi si candida, ha aggiunto, rispetti regolamenti e leggi, e che il Pd proponga candidati a testa alta”. Subito dopo ha ribadito di desiderare “un paese in cui il diritto e la presunzione di innocenza valgano per tutti, per i sindaci come per i parlamentari”. Quindi l’affondo per Renzi ed il Partito Democratico. De Luca, ha detto, di aver “sostenuto @matteorenzi con convinzione, non per sentimenti ma per fare riforme radicali in questo paese” e, quindi, chi sta lasciando il suo partito affermando “Più che altro, il problema per chi lascia il #Pd è: ma chi vi si piglia?!”. Un De luca, quindi, che resta battagliero, convinto di potersi confrontare con gli altri candidati alle primarie, nonostante le voci che giungono da Roma e di possibili contentini, ad esempio alla guida dell’autority portale di Salerno o di una nuova realtà unica campana. Una battaglia che continuerebbe, come confermato anche in un post nel quale ha ringraziato “I giovani che continuano a dare dimostrazione della fiducia e solidarietà”, con uno striscione apparso vicino l’abitazione di Via lanzalone