Il Comune di Salerno dovrebbe costituirsi parte civile nel processo che si terrà il 3 ottobre contro il consiglio di amministrazione delle Fonderie Pisano di Fratte. A dirlo il Comitato Salute e Vita che ha organizzato, proprio per sollecitare il sindaco Enzo Napoli sul delicato argomento, un presidio sotto i portici di palazzo di città, chiedendo al Comune di Salerno di partecipare alla conferenza di servizi del 26 settembre per esprimere un parere non solo dal punto di vista urbanistico ma, anche, sanitario, ricordando al sindaco del capoluogo di essere la prima autorità sanitaria della città che deve non solo conoscere le scelte della propria comunità, al tempo stesso, tutelarla.
Con il presidio, il comitato è tornato a chiedere al sindaco Napoli di intervenire sulla vicenda, firmando una ordinanza di chiusura della fabbrica di Fratte sulla base di presunte condotte inquinanti delle Fonderie. Secondo il Comitato, infatti, dai controlli effettuati lo scorso 2 luglio dall’Arpac, l’azienda non avrebbe rispettato 8 prescrizioni su 9 non utilizzando le migliori tecnologie necessarie per abbattere gli inquinanti. Dura la critica al primo cittadino accusato di non fare quanto in proprio potere e di rinviare ad altri decisioni ritenute importanti per i cittadini di Fratte e non solo. (070918)