Le scelte della direzione nazionale del Pd sulle liste per Camera e Senato non hanno scatenato soltanto consensi. A Salerno a puntare i piedi sono soprattutto i deluchiani che contestano alcuni nomi auspicando correttivi. Anche il sindaco di Salerno De Luca non è rimasto convinto dalle liste.
Dal suo profilo Facebook e da Twitter il primo cittadino è tornato a parlare di «anime morte» nel suo partito.
«Le primarie del Pd hanno rappresentato un mezzo passo in avanti. La gente è stata coinvolta ed ha avuto modo di incidere. E’ apprezzabile l’inserimento nelle liste di alcune figure di altissimo spessore. Resta, però, il punto critico dei “paracadutati” da Roma», scrive sul social network.
Per De Luca, resta la distanza tra la società reale e la politica: «Si registra ancora uno squilibrio tra le logiche correntizie, che vanno assolutamente eliminate, e le valutazioni di merito. L’esigenza di un rinnovamento radicale nei modi di selezione della classe dirigente del partito resta fortissima. Ed il numero di anime morte che rappresentano il Pd è spropositato», conclude nel post il sindaco di Salerno che non risparmia certo la coalizione dei moderati: «Monti, Fini e Casini: tutti insieme per rinnovare la politica spartendosi i posti nelle liste. Il professor Monti dalle stelle alle stalle».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario provinciale del Pd salernitano.
“Luci e ombre nelle liste del PD”. Questo è il primo commento di Nicola Landolfi. “Ci sono presenze significative e aperture che sono un segnale di rinnovamento che dobbiamo riconoscere e valorizzare – ha dichiarato il Segretario – ma ci sono anche blitz dell’ultima ora, colpi di coda e resistenze correntizie che, almeno per la Campania, possiamo ancora mettere in discussione prima della presentazione ufficiale delle liste”.
Critico sulle scelte adottate dal Pd anche il consigliere regionale Gianfranco Valiante che ha chiesto a Bersani di ripensarci.
“Avevamo accolto “le primarie” del Partito Democratico quale strumento autentico di democrazia che affidasse realmente alla collettività la scelta dei propri rappresentanti in seno al Parlamento e dunque restituisse, nella pervicace determinazione dei partiti politici di non riformare il porcellum” la estirpata sovranità al popolo.
Lo spirito delle “primarie” quale strumento di democrazia, invero abusato e tradito, è stato addirittura stravolto nella composizione delle liste in Campania, tanto quelle per la Camera dei Deputati quanto quelle per il Senato, che annoverano soggetti, certamente non personalità e neppure persone autorevoli, estranei e sconosciuti al territorio ma utilmente collocati in posizione per essere eletti.
Si è tradito lo strumento democratico, si consolidano vecchie logiche, si ritiene, cosa più grave, di poter ancora abusare della credulità popolare e raggirare gli avviliti e nauseati cittadini. Anche a nome di tante donne ed uomini, rivolgo appello al Segretario Nazionale del Partito Democratico Pierluigi Bersani affinchè riveda la composizione delle liste in Campania evitando di mortificare chi, giorno per giorno, spende la propria esistenza in direzione del bene comune,evitando di gratificare i “soliti e non meritevoli noti”, evitando di raggirare ancora i cittadini”.
(090113 Giancarli Frasca)