I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Nocera Inferiore, hanno apposto i sigilli di sequestro ad un’area di circa mille metri quadrati costituente un più ampio piazzale di pertinenza di una nota attività dedita ad impianto di recupero rifiuti speciali, a sua volta parte di una più vasta area di cava, su cui risultavano depositati considerevoli quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi, quali rifiuti misti dell’attività di costruzione e demolizione come frammenti di mattoni, mattonelle, cemento, con la presenza di residui di plastica, ferro ed imballaggi, nonché grossi frammenti di cemento con la presenza di armatura in ferro, frammisti a terreno.
In particolare, i Carabinieri dello speciale reparto a Tutela dell’Ambiente nel corso del sopralluogo all’impianto, anche visionando le autorizzazioni in possesso dell’azienda, hanno accertato che l’area autorizzata per le operazioni di recupero non comprendeva anche la porzione della superficie di 1.000 mq, poi sequestrata, tra l’altro non riunente i requisiti necessari per la tutela delle matrici ambientali; difatti l’intera area in questione, ed oggetto del sequestro, è risultata inoltre essere sprovvista di pavimentazione e/o impermeabilizzazione, nonché di sistema di raccolta delle acque meteoriche e di dilavamento e di ogni altro accorgimento per la salvaguardia delle matrici ambientali, caratterizzata quindi dal solo nudo terreno. Pertanto è stato dunque accertato un utilizzo abusivo della medesima area, realizzandosi così sulla medesima un’attività di recupero di rifiuti, in assenza di specifica autorizzazione.
Si è dunque proceduto al sequestro di un terreno di una superficie complessiva pari a 1.000 mq circa interessata dallo stoccaggio complessivo di una considerevole quantità di rifiuti speciali non pericolosi, ed alla contestuale denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria del legale rappresentante dell’impianto per tutte le violazioni penali emerse nel corso del controllo; difatti in relazione a quanto accertato, si è proceduto per le violazioni degli articoli 256 e 279 del D. L.vo 152/2006 (Codice dell’Ambiente), in particolare l’effettuazione di attività di recupero, nella fattispecie operazione di messa in riserva, di rifiuti speciali non pericolosi in area sprovvista della prescritta iscrizione e non idonea per tale destinazione, per avere inoltre superato per l’anno 2011 il limite massimo annuo di gestione della tipologia di rifiuti autorizzata, nonché per avere continuato ad esercitare un impianto per il trattamento di rifiuti inerti producenti emissioni in atmosfera, con autorizzazione scaduta.
Al termine delle attività di indagine il legale rappresentante dell’attività di gestione è stato dunque deferito in stato di libertà ai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera Inferiore, sostituti Giuseppe Cacciapuoti e Marielda Montefusco, guidati dal Procuratore Capo Giancarlo Izzo.
(041012 com)