Via libera da parte del Consiglio federale della Figc alla riforma dei campionati di Lega Pro. Il nuovo format prevede nelle prossime due stagioni un passaggio dalle attuali 69 squadre a 60, suddivise in tre gironi da venti ciascuno a serie unica. ‘Siamo contenti, oggi e’ un bel giorno per tutto il calcio italiano, ha detto il presidente della Lega Pro Mario Macalli, che ha annunciato la volontà di ricandidarsi alla presidenza. “Nella prossima stagione – ha detto Macalli – partiremo con 69 squadre e se sarà necessario ci saranno dei ripescaggi, sia tra le nostre formazioni retrocesse che quelle del mondo dilettantistico, secondo un regolamento che sarà approvato in seguito dalla Federcalcio”. Non ci saranno dunque retrocessioni tra la prima e la seconda divisione, e da quest’ultima scenderanno diciotto squadre. “Questo è un bel giorno per tutto il calcio italiano”, ha aggiunto Macalli, che ha anche annunciato la volontà di ricandidarsi alla presidenza della Lega Pro. E Francesco Ghirelli, dg della Lega di Firenze, ha aggiunto: “E’ una riforma davvero innovativa e importante, che avrà sicuramente grossi benefici sul nostro mondo. Avremo società virtuose”. Le società dovranno coprire il budget altrimenti non verranno ratificati i contratti. E per chi sfora sale la fidejussione l’anno successivo, inoltre i club dovranno garantire gli stipendi sino a maggio. Non più come ora che a pagare non sono molti. Una garanzia per i calciatori (la Lega Pro già li tiene sotto mira sul fronte delle scommesse). Cambia anche il meccanismo dei playoff, almeno nella prima fase. ”La nuova Lega Pro non avrà più giovani in campo obbligatoriamente. Siamo soddisfatti, perché una stabilità finanziaria delle società sarà accompagnata da un ritorno alla meritocrazia sportiva sul campo”, ha detto Damiano Tommasi, leader dell’Aic.