Che sia la notte del miracolo sportivo dopo un’altra stagione da dimenticare in fretta. Nonostante gli errori ed i tanti problemi di questi mesi, la Salernitana c’è ancora. Può sperare anche partendo da una posizione di svantaggio perché non è più padrona del proprio destino come lo era fino a venerdì scorso ma il destino futuro dipenderà anche dalle altre squadre, da chi lotta per lo stesso obiettivo ed affida agli ultimi novanta minuti di questo torneo un’ultima possibilità per salvarsi direttamente o agganciare un posto per lo spareggio. La Salernitana ci spera, come ci spera il Cittadella, entrambe consapevoli che servirà la vittoria per alimentare il sogno, senza lasciarsi prendere, però, dall’ansia sin dall’inizio ma con razionalità sperando poi in un passo falso di chi le precede. La Salernitana non vince in trasferta da ottobre scorso, unica vittoria della stagione a Palermo, ha conquistato solo otto punti in 18 partite e non segna lontano dall’Arechi da febbraio. Numeri horror per i granata, serve questa sera la grande prestazione, quella mancata con la Sampdoria quattro giorni fa. Marino ci crede ancora. Ma per puntare alla vittoria cambierà qualcosa, si affiderà ancora ad Amatucci in cabina di regia nonostante i suoi problemi ad un piede, al suo fianco ecco la novità Hrustic al posto di Zuccon per dare più idee alla mediana. Si cambierà in avanti, Tongya in campo dal primo minuto per sfruttare la sua velocità e la sua imprevedibilità. Dovrebbe prendere il posto di Verde, poi al centro dell’attacco è ancora incerta la presenza di Cerri con Simy che potrebbe essere la grande sorpresa. Così la Salernitana cercherà di vincere e sperare ancora nella salvezza. Nonostante tutto.