Gravi irregolarità che hanno portato a 79 sequestri pesali per oltre 725mila metri quadri di occupazione e abusivismo edilizio sul demanio fluviale e al deferimento all’autorità giudiziaria di Salerno e Avellino di 100 soggetti. L’operazione “Silarus” condotta dal Repsarto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanzia di Napoli ha riguardato il fiume Sele, con i militari della Sezione Operativa Navale di Salerno che, in oltre 80 sopralluoghi, hanno mappato, con l’utilizzo droni, l’intero percorso del fiume Sele. Durante i pattugliamenti, invece, sono state rivelate consistenti chiazze di liquami nelle acque dei comuni di Salerno Battipaglia, boli, Capaccio che, appunto, derivavano dalla foce del fiume Sele. Un’attività di indagine, quella coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, che ha fatto luce sulle attività di alcune aziende zootecniche che si affacciano sul Sele e che scaricavano abusivamente le deiezioni degli allevamenti di capi bufalini proprio nel fiume, determinando così gravi conseguenze sull’ecosistema fluviale e marino. I responsabili sono stati individuati, si tratta dei titolari di 3 aziende operanti nel settore zootecnico, che dovranno rispondere di violazioni in materia ambientale, per aver sversato nel Sele 80 tonnellate di liquami, di abusivismo edilizio in zone sottoposte a vincolo paesaggistico e della realizzazione di manufatti edificati senza i titoli necessari.