Mentre si attende una deicisione da parte della Commissione Statuto del Comune di Salerno alla quale il consiglio comunale ha demandato una interpretazione delle normative in materia di incompatibilità tra ruolo di sindaco e di viceministro, in vista di una posibile decadenza del primo cittadino del capoluogo, ad intervenire in maniera decisa sull’argomento ci ha pensato l’Antitrust. Nel bollettino settimanale numero 39, del 7 novembre reso noto dall’Agenzia Ansa, infatti, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, a pagina 64, nella sezione relativa al Conflitto di Interessi, ha comunicato di aver avviato un procedimento per incompatibilità. Una decisione presa dopo la riunione del 18 settembre scorso, dopo aver sentito il Relatore presidente Giovanni Pitruzzella. Secondo l’Autorità, in sostanza, in base alle normative vigenti “le cariche di deputato e di senatore, nonché le cariche di Governo, sono incompatibili con qualsiasi altra carica pubblica elettiva di natura monocratica relativa ad organi di governo di enti pubblici territoriali”. L’Antitrust ha ricordato le varie leggi interessate, dalla 215 del 2004, al decreto legge 138 del 2011, che introducevano l’incompatibilità e, ovviamente al decreto del maggio 2013, con il quale era stato nominato Sottosegretario di Stato alle infrastrutture e ai trasporti e alla delibera del Consiglio dei Ministri n. 2, con cui era stato avviato il procedimento di nomina a Vice Ministro. Un provvedimento, quello dell’Autorità Garante, scaturito anche dalla dichiarazione relativa alle situazioni di incompatibilità, pervenuta il 30 luglio 2013, nella quale lo stesso De Luca aveva comunicato di ricoprire la carica di Sindaco del comune di Salerno dal 20 maggio 2011. L’Antitrust, come è possibile leggere sempre nel Bollettino aveva invitato il 13 agosto scorso il primo cittadino a risolvere la situazione venutasi a creare entro un mese. Un invito al quale l’11 settembre lo stesso De Luca aveva comunicato che il consiglio comunale, non pronunciandosi definitivamente sull’incompatibilità il 2 dello stesso mese, aveva demandato la questione alla Commissione Consiliare Permanente “Statuto”, al fine di esprimere “il relativo parere in argomento, riservando, all’esito, le successive determinazioni di questo consesso”.
Secondo l’Autority, inoltre, alla scadenza del termine indicato di 30 giorni , De Luca non ha provveduto a risolvere l’incompatibilità pendente ed ha ritenuto, quindi, sussistenti le condizioni di proponibilità e ammissibilità della questione, ai sensi dell’art. 8, comma 1, del Regolamento.
Da qui l’avvio del procedimento, per violazione della legge n. 215/2004 e del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138. Un procedimento che dovrà concludersi entro il 30 novembre prossimo.
De Luca potrà, ora, presentare memorie scritte e documenti e accedere agli atti del procedimento del quale è stata nominata responsabile la dottoressa Francesca Romana Ferri.