Almeno 50 mila persone secondo le stime dei sindacati hanno partecipato al corteo di Napoli in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil. La manifestazione ha preso il via da piazza Mancini e ha raggiunto piazza Matteotti dove si è svolto il comizio chiuso da Gianna Fracassi, della segreteria nazionale della Cgil. Ad aprire il corteo uno striscione con lo slogan “Campania così non va”. A sfilare diverse categorie di lavoratori ma anche cassintegrati, precari e disoccupati. Presenti anche i metalmeccanici della Fiom. Contemporaneamente sono scattate due iniziative organizzate da collettivi, studenti e precari. Una da piazza del Gesù e l’altra da piazza Garibaldi. Qualche momento di tensione si è registrato in via Guglielmo Sanfelice quando le forze dell’ordine hanno bloccato il gruppo di studenti che voleva confluire, al contrario di quanto annunciato, in piazza Matteotti. Sempre gli studenti sono riusciti a compiere un blitz nella stazione centrale, presidiatissima dalle forze dell’ordine, ed esporre per alcuni minuti uno striscione con la scritta «la vostra corruzione, la nostra precarietà. #Poletti vai a casa #Mafia capitale»
Circa 3.000, invece, i lavoratori salernitani che hanno deciso di raggiungere il capoluogo regionale per il corteo. In prima fila i dipendenti della COIN di Salerno, a rischio licenziamento collettivo, con una percentuale di adesione pari al 100%. Chiusa per sciopero anche le industria agroalimentare della Petti e la Ispad Sud, con una adesione del 100%. Altissima anche la partecipazione di imprese edili, tra cui LAREK, con un’adesione del 90%, e aziende dell’industria chimica, tra cui la Nexans, con un’adesione del 100%, la Cooper Standard, con un’adesione del 90%. “Per la folta adesione alla manifestazione, ma soprattutto allo sciopero – ha detto Maria Di Serio, Segretario Generale Cgil Salerno – il Sindacato sta dando segnali forti al Governo che così non va”. (121214)