Nitto Palma e Carfagna si. Nicola Cosentino e Stefano Caldoro no. Dopo il caso divampato sull’ex sottosegretario ed il botta e risposta polemico sull’asse Salerno-Napoli, va in onda la distensione in casa Pdl. Inizialmente rinviata la scorsa settimana, la conferenza stampa per la presentazione regionale delle liste per Camera e Senato c’è stata questa mattina a Napoli. Tra gli assenti il Governatore che nei giorni scorsi, interpellato sulla “promozione” di Palma da commissario a coordinatore, aveva ammesso di preferire per quel ruolo un esponente campano.
Assente anche Cosentino che, però, è stato “evocato” ricevendo un applauso, quasi un tributo, dai partecipanti alla presentazione ufficiale delle liste del Pdl in Campania.
Dopo i giorni della tempesta che ha sconvolto il partito, è stato il coordinatore regionale, Francesco Nitto Palma, a introdurre esplicitamente la questione. In una sala dell’Hotel Ramada di Napoli, nei pressi della stazione centrale, amici ma anche avversari dell’ex sottosegretario all’Economia. Come Cosentino hanno disertato gli altri impresentabili esclusi dalle liste, da Papa a Landolfi, da Nespoli a Milanese. Nitto Palma ha sollecitato l’applauso parlando di Cosentino «come di colui – dice – che ha portato al successo il nostro partito. Farà il suo percorso, siamo sicuri che finirà con un’assoluzione con formula piena. Il nostro cuore è vicino a lui».
In prima fila anche Mara Carfagna, oggi capolista in Campania 2 alla Camera. Alla fine della presentazione qualcuno le ha fatto notare che non si è accomunata all’ovazione ma lei ha granantito la sua vicinanza personale a Cosentino in questo momento. «Non ho mai nascosto il fatto che fosse un avversario politico, ma la sua vicenda umana è particolarmente delicata e di certo non gioirei assolutamente se si decidesse per una carcerazione preventiva di cui non esistono assolutamente i presupposti». Fuori dalla sala, incalzato più volte, ha affrontato l’argomento anche Luigi Cesaro, per anni ritenuto alter ego di Cosentino e ora in odore di divorzio proprio per la fase di gestione delle liste elettorali. Cesaro cerca di buttare acqua sul fuoco delle roventi polemiche di questi giorni, rassicurando che non c’è nessuna frattura da ricomporre, ci possono essere stati «degli equivoci che – dice – ci sarà modo di chiarire». Con Cosentino, ha spiegato, non si è più sentito dal momento della burrasca ma ritiene «importante» l’applauso della platea a Cosentino e ritiene che questo «sia un momento particolare per lui e va capito».
Nitto Palma si è detto, poi, convinto che l’azione della giunta regionale darà i suoi frutti in termini elettorali ma comunque nessuno si azzardi a pensare a un’eventuale resa dei conti dopo il 25 febbraio: il Pdl «sarà in trincea» in difesa dell’esecutivo.
La Carfagna è tornata sulla «questione coordinatore» dopo che lei e Caldoro hanno auspicato la nomina di un campano. «Lo auspichiamo per una rivendicazione di orgoglio e dignità della classe dirigente del territorio ma Nitto Palma deve restare al suo posto per tutto il tempo che sarà necessario, anche dopo le elezioni». Il coordinatore regionale si è detto convinto della vittoria del partito in Campania e il «naso da democristiano» fa ritenere a Gianfranco Rotondi, capolista in Campania 1, che Berlusconi completerà la rimonta sul Pd. Alessandra Mussolini si è anche fatta fotografare seduta addosso alla Carfagna, alla De Girolamo e ad altri parlamentari chiosando: «L’unico vero impresentabile è Monti». (280113)