La protesta dei così detti Forconi, dalla Sicilia si è estesa da questa mattina in buona parte delle regioni italiane. Scontri a Torino, nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Nuova, problemi a Padova e Reggio Emilia. In Campania rallentamenti all’uscita autostradale di Scafati. Presidi anche alla barriera di Mercato San Severino dell’A30. L’Anas, inoltre, ha chiuso provvisoriamente al traffico le rampe di ingresso e di uscita dello svincolo di Battipaglia dell’A3, a causa della manifestazione inscenata da alcuni autotrasportatori aderenti alla protesta. Lo svincolo è stato poi riaperto intorno alle 17 e 30. Rallentamenti in entrambe le direzioni anche sulla strada statale 18 “Tirrena Inferiore” tra Capaccio Paestum e l’innesto per l’autostrada A3.
Se i sindacati confederati non aderiscono all’iniziativa che, secondo i promotori dovrebbe andare avanti fino al 13 dicembre, a Salerno la Cisal ha espresso solidarietà con quanti sono scesi in strada.
Il responsabile della Cisal di Salerno, Giovanni Giudice, si è schiera accanto ai manifestanti che “hanno presidiato il porto di Salerno e vari snodi autostradali della provincia. La rabbia che ha fatto scoppiare le manifestazioni di oggi trova il suo fondamento nella protesta che vede lasciate al proprio destino queste categorie, con tasse inique e la conseguente perdita di posti di lavoro – ha spiegato – Anche Salerno e la sua provincia hanno preso parte a questo movimento, se hanno agito in questa maniera è perché i lavoratori sono ormai stanchi delle promesse dei politici e dei governi che si sono succeduti in Italia. Ai lavoratori bisogna dare risposte concrete, che abbiano ricadute dirette e pratiche sulla detassazione del lavoro e sull’aumento dell’occupazione. Certo sono proteste che vanno prima di tutto capite – conclude – ma vanno anche indirizzate e guidate, perché è normale che non si possono lasciare allo sbando categorie che sono la spina dorsale di questo Paese, insieme agli artigiani e i commercianti”. (091213)