Forestali ancora una volta in piazza per chiedere attenzione da parte delle istituzioni. Approfittando di una iniziativa politica del Pdl a Salerno hanno incontrato il governatore Caldoro ma le risposte ottenute non hanno calmato gli animi. Dopo aver parlato con il presidente della Giunta regionale hanno inscenato una protesta sul lungomare tafuri bloccando il traffico veicolare prima di entrare nella sala ed interrompere l’intervento del presidente della Giunta regionale. (130213 Giancarlo Frasca)

Una contestazione in piena regola, quella proposta stasera dagli operai forestali salernitani che hanno interrotto più volte l’intervento del presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro intervenuto ad una iniziativa elettorale del Popolo della Libertà con gli ex ministri Mara Carfagna e Gianfranco Rotondi al Grand Hotel di Salerno. Dopo l’inno italiano e l’intervento di Rotondi, al momento di ascoltare il Governatore, sono entrati in sala i forestali che hanno l’hanno interrotto al grido vergogna accusandolo di non impegnarsi abbastanza per la loro vertenza.
Circa 5.000 i forestali dell’intera regione, impegnati soprattutto nelle comunità montane salernitane che sono da mesi senza stipendio, alcuni da più di un anno e, soprattutto senza rassicurazioni sul loro futuro occupazionale.
Seppur a fatica, e con l’intervento delle forze dell’ordine Caldoro ha concluso il suo intervento, cercando anche di rispondere alle contestazioni dei forestali. In precedenza gli operai avevano già bloccato anche il lungomare Tafuri, all’esterno del Grand Hotel, prima che iniziasse la convention del Pdl. Inutile l’incontro che c’era stato intorno alle 17 tra lo stesso Caldoro ed una delegazione di operai forestali e rappresentanti sindacali. Temendo una possibile contestazione, poi concretizzatasi, lo staff del Governatore si era adoperato per organizzare un faccia a faccia prima dell’iniziativa elettorale che, però, non ha placato gli animi.
Per Caldoro la Regione Campania ha fatto quanto poteva ed ora occorre attendere i Fondi fas. Risposte giudicate insufficienti dai sindacati