Primo importante risultato dal doppio incontro tra Regione Campania, sindacato ed operai per il destino delle Fonderie Pisano di Salerno. Questa mattina è stato firmato l’accordo per la cassa integrazione in deroga, per una durata di sei mesi. Il documento è stato siglato a Napoli e porterà i suoi effetti dal 21 novembre. Per la Filt Cgil, che ha sottoscritto il provvedimento, si tratta di un passaggio importante per cercare di scongiurare i licenziamenti. Un punto di partenza, secondo la segretaria salernitana, Francesca D’Elia e non di arrivo, comunque, in vista dell’obiettivo finale che deve restare la delocalizzazione. La cassa in deroga, infatti, consentirà di poter avere più tempo per riuscire a trovare una soluzione, cioé un sito alternativo a quello di Fratte, dove realizzare il nuovo stabilimento. Proprio a questo aspetto sarà dedicato il secondo incontro in Regione, già programmato, che si terràil prossimo 21 novembre, poco più di una settimana prima del pronunciamento del Riesame sul possibile dissequestro del vecchio opificio. Per l’incontro di lunedì prossimo, i lavoratori stanno organizzando due pullman per seguire i rappresentanti sindacali a Napoli e presidiare l’ingresso degli uffici regionali. Domani, in ogni caso, nuova assemblea in fabbrica, tra lavoratori e sindacato, per parlare sia della cassa integrazione che delle altre iniziative in corso. Lunedì prossimo l’azienda dovrebbe ufficializzare, anche a Palazzo Santa Lucia, gli altri siti ritenuti idonei, oltre a Campagna e Giffoni dove le locali amministrazioni si sono dette contrarie.(161116 Peppe Leone)