Elezioni al 2016 a Salerno, M5S pronto ad impugnare la decisione di Alfano

“Stiamo pensando di impugnare la decisione del ministero e probabilmente faremo anche un’interrogazione parlamentare per capire perché è stata presa questa decisione”. Lo ha dichiarato all’ANSA il parlamentare salernitano del Movimento 5 Stelle Girolamo Pisano in merito alla decisione di tenere le elezioni comunali a Salerno non a maggio 2015 ma nella primavera del 2016, a seguito della sentenza della Corte di Appello che ha visto il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca decaduto a causa dell’incompatibilità con l’incarico di sottosegretario nel governo Letta. “Continua così – rimarca Pisano – l’agonia di un Comune che vive in una situazione delicatissima dal punto di vista del bilancio. Era giusto votare a maggio. Noi eravamo pronti e lo saremo comunque anche il prossimo anno. Si tratta di un danno per la città guidata al momento da un braccio operativo di De Luca il quale continuerà con le sue politiche clientelari per cercare voti per le regionali e successivamente per sistemare le problematiche che vedono la riduzione del suo consenso proprio in base a tutto quello che sta accadendo. Sarebbe stato opportuno votare subito”.
Sulla questione è stata poi diffusa una nota congiunta dei parlamentari M5s eletti nel salernitano. “Non sono bastati due anni da primo cittadino abusivo, due gradi di giudizio che ne hanno sancito la decadenza, una situazione disastrosa delle finanze del Comune di Salerno per restituire ai cittadini il diritto di andare alle urne”. E’ quanto sostengono i parlamentari salernitani del Movimento 5 Stelle Isabella Adinolfi, Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano ed Angelo Tofalo in merito alla decisione del ministero dell’Interno di non sciogliere il Consiglio comunale di Salerno. ”La decisione del Ministero dell’Interno di far svolgere le elezioni a scadenza naturale del mandato – spiegano – ovvero nella primavera del 2016, puzza di palude burocratica. Ne’ può bastare il preannunciato ricorso in Cassazione del signor De Luca, a giustificare la scelta del Viminale. La palude burocratica, quella contro cui fa finta di lottare Vincenzo De Luca, impedisce ai cittadini salernitani di andare a votare subito a maggio per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale. Va evitata l’agonia di questa amministrazione spregiudicata ed evitato che De Luca, tramite il suo braccio operativo Vincenzo Napoli, ne faccia uso per la sua campagna elettorale in vista delle elezioni regionali”. ”I nostri legali, Oreste Agosto e Stefania Marchese, in attesa di ricevere la nota ufficiale, – sottolineano i pentastellati – stanno valutando la possibilità di ricorrere al Tar contro la decisione presa dal Ministero”. (150215)

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