I rifiuti contenuti nelle ecoballe stoccate nel sito di Coda di Volpe al Eboli non sono pericolose. A dirlo, in base ad analisi dell’Arpac, l’agenzia regionale per l’ambiente, Ecoambiente, la società provinciale per il ciclo rifiuti, che gestisce l’impianto e che aveva avviato un piano di smaltimento nel termovalorizzatore di Acerra poi sospeso dalla Regione Campania in seguito alle proteste degli abitanti del centro napoletano. Ecoambiente ha inviato i risultati delle indagini al Comune di Acerra, al governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, all’Asl Napoli 2 nord e al Corpo Forestale dello Stato facendo seguito alle richiesta del sindaco di Acerra Raffaele Lettieri. Il documento chiarisce definitivamente i dubbi di Lettieri e della popolazione acerrana circa la non pericolosità dei rifiuti di Coda di Volpe. Mario Capo, presidente del collegio di gestione di Ecoambiente, dichiara di dare “incondizionata disponibilità ad autorizzare una verifica in loco al fine di fugare ogni possibile dubbio” così come richiesto dal sindaco di Acerra. Ma proprio da Acerra fanno sapere che la “questione è molto più ampia” in quello che è “un territorio provato dalla presenza dell’inceneritore, da siti di stoccaggio ed industrie“. Continua quindi lo stop dei camion, mentre a Eboli si attendono le analisi del campione di acqua prelevato dalla vasca di Coda di Volpe. (121114)