Il Governo pronto a varare un nuovo piano aeroportuale. Domani il provvedimetno all’esame del Consiglio dei Ministri. Si punta a dimezzare gli attuali scali in attività ma Salerno non correrebbe alcun rischio. Nonostante i timori dei mesi scorsi lo scalo potrebbe addirittura ottenerne vantaggi sebbene concentrandosi su merci e vettori low cost. Intanto cresce il corteggiamento di Ryanair. Intanto si lavora per definire il programma di voli autunnale. Il contratto per Milano scadrà a fine ottobre, gli altri tra l’inizio e la metà di settembre. (230812)
Scali dimezzati e più infrastrutture. Questo in estrema sintesi il piano-aeroporti del Governo che dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei Ministri di domani e che potrebbe riservare novità, sebbene non rivoluzionarie anche per il Salerno Costa d’Amalfi che, nonostante le dimensioni non correrebbe il rischio di essere chiuso.
Il progetto elaborato dal ministero dello Sviluppo economico, insieme con l’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile. e tre società di consulenza, tra cui la Kpmg potrebbe portare al taglio di oltre un terzo degli aeroporti in attività con l’obiettivo di mantenere operativi meno di 40 “poli”.
L’intento, inoltre, sarebbe quello di arrivare a quota 33, con la maggior parte degli scali minori costretti a chiudere i battenti salvo che Regioni e Comuni non decidano di investire proprie risorse per farli sopravvivere o, al massimo, coinvolgere i privati, come potrebbe accadere presto a Pontecagnano con il Salerno Costa D’Amalfi. Una situazione, quello dello scalo salernitano già, comunque, in parte delineata con la proprietà in mano a Camera di Commercio, Provincia di Salerno e comuni. Secondo diversi esperti, comunque, alla fine nessun ente locale sceglierà di chiudere il proprio aeroporto anche perché i costi di gestione di un piccolo scalo non sono definiti particolarmente proibitivi senza contare che per un aeroporto ci sono tante altre funzioni, oltre ai voli di linea, come il supporto alla Guardia Forestale, alla Guardia di Finanza, la Marina o ai servizi antincendio.
Per la Campania, comunque, il piano fa riferimento al sistema aeroportuale ipotizzato dalla Regione e più volte ribadito dal Governatore Caldoro e, quindi, riservare novità principalmente positive per Salerno.
Sebbene a Capodichino e Pontecagnano si dovrebbe affiancare Grazzanise, per ora lo scalo casertano resta soltanto sulla carta. L’aeroporto militare, infatti, sarebbe destinato, anche nel piano del ministro Passera, a sostituire in gran parte per i voli internazionali quello napoletano. Su Grazzanise sono previsti al momento quasi 2,5 miliardi di investimenti, ma ne mancano altrettanti per permettere l’accesso stradale al nuovo hub del Meridione .
Per ora, quindi, si punterà soprattutto ad una maggiore integrazione tra Capodichino e Salerno-Costa d’Amalfi, spostando verso quest’ultimo voli cargo e low cost. In quest’ottica rientra il sempre crescente interessamento di Ryanair, una delle principali compagnie aeree a basso costo. Appena insediato, nelle scorse settimane, infatti, il nuovo responsabile Sviluppo dell’azienda irlandese, Colin Casey, ha scritto al presidente dell’aeroporto Maiese, ribadendo la volontà di voler investire su Salerno, definito strategico per la crescita di Ryanair per la sua posizione, in particolare per la sua vicinanza alla Costiera Amalfitana. Lo stesso nome dello scalo, infatti, potrebbe essere un elemento importante per la vendita sul mercato internazionale da parte della compagnia, che, fra l’altro, potrebbe proporlo come alternativa a Napoli in vista di una sua possibile sostituzione. Dopo un primo incontro con il presidente della Provincia Cirielli e con i vertici aeroportuali, quindi, ce ne dovrebbero essere altri nelle prossime settimane che potrebbero preludere ad un preaccordo che riguarderebbe anche l’allungamento della pista. Un problema evidenziato anche dalla setssa Ryanair che, però, non lo considererebbe insormontabile. Intanto l’aeroporto dovrà decidere come proseguire i voli, con tutti i contratti in scadenza. Il volo per Milano proseguira, per ora, fino al 31 ottobre mentre gli altri, Verona, Monaco, Catania ed Olbia, termineranno tra i primi e la metà di settembre. L’intenzione sarebbe quella di confermare lo scalo siciliano, oltre a Malpensa, affiancandovi almeno altre due mete.