De Luca sapeva di doversi dimettere da sindaco per avere le deleghe. A dirlo il sottosegretario Girlanda

De Luca sapeva di doversi dimettere da sindaco di Salerno e per questo motivo non ha ricevuto le deleghe da viceministro. A dirlo, questa mattina in Commissione Trasporti, il sottosegretario Girlanda intervenuto per conto del Ministro Lupi per rispondere ad una interrogazione presentata da 12 deputati del Pd. Ad anticiparlo l’edizione on line del Corriere del Mezzogiorno. L’assegnazione delle deleghe, però, sarebbe già stata decisa. Girlanda ha anche aggiunto che le procedure di decadenza avviate in Consiglio Comunale non vengono ritenute sufficienti a sanare la situazione. (241012)

All’inizio del mandato governativo, Vincenzo De Luca sarebbe stato preliminarmente avvisato, dal ministro dei Trasporti Lupi, di doversi dimettere da sindaco di Salerno. A precisarlo, questa mattina in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, il sottosegretario Girlanda, intervenuto per conto del responsabile del Dicastero, per rispondere ad una interrogazione presentata da dodici parlamentari del Partito Democratico, sulla mancata attribuzione delle deleghe da viceministro al primo cittadino. Ad anticiparlo l’edizione on line del Corriere del mezzogiorno, diretto per le edizioni di Salerno, Avellino e Benevento, da Felice Naddeo. In commissione, Girlanda ha anche ribadito come la necessità di risolvere preliminarmente la questione sia legata alle leggi vigenti per le quali la carica di sindaco sarebbe incompatibile con cariche di Governo. Il perdurare di tale situazione, quindi, ha aggiunto il sottosegretario, ha impedito di definire celermente, anche in seno al Consiglio dei Ministri, l’iter amministrativo delle deleghe, i cui schemi sono stati già redatti dagli Uffici competenti con l’attribuzione prevista di deleghe relative ad aree o progetti di competenza di una o più strutture dipertimentali del Ministero dei Trasporti. Al tempo stesso, però, il Ministro Lupi ha fatto sapere, tramite Girlanda, di aver già coinvolto De Luca nelle numerose riunioni tenutesi a Roma con gli enti coinvolti nel settore dei trasporti ed infrastrutture e con le amministrazioni territoriali, assegnando al viceministro specifiche attribuzioni di coordinamento, tra cui quelle relative al complesso settore dell’incentivazione del mercato immobiliare e, più in generale, della casa, anche sotto il profilo della semplificazione burocratica. Lupi che ha anche fatto sapere di aver ripercorso il quadro giuridico di riferimento che disciplina il regime delle incompatibilità, manifestando la non condivisibilità della ricostruzione operata da De Luca per il quale la nomina a membro del Governo non sarebbe impedita dalla funzione di sindaco. Su questo punto il Ministro avrebbe anche operato e mafiestato a De Luca un puntuale richiamo alle leggi 215 del 2004, 148 del 2011 ed al decreto legislativo 39 del 2013. Ma non basta, il sottosegretario ha anche bocciato le iniziative avviate a Salerno per cercare di risolvere la presunta incompatibilità. Il Ministro, infatti, come ricordato da Girlanda, ha evidenziato che l’attivazione delle procedure di decadenza, da parte del sindaco di Salerno, in seno al Consiglio Comunale, non appaia idonea a sanare la situazione di incompatibilità riagurdante l’esponente di Governo, risolvibile, piuttosto, sempre secondo Lupi, optando per una delle due cariche attualmente rivestite.
Il sottosegretario ha anche ricordato il provvedimento per conflitto di interessi, avviato lo scorso 7 ottobre, dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato che si concluderà il 30 novembre.
Secca la replica da parte dell’onorevole salernitano Fulvio Bonavitacola, tra i firmatari dell’interrogazione secondo il quale non i capisce perché De Luca debba optare per il Ministero se non gli viene detto prima cosa dovrebbe fare. Bonavitacola si chiede anche ci sia Lupi per porre una pregiudiziale che non esisterebbe nella legge e dove sia il Presidente del Consiglio cui spetta l’iniziativa di proporre le deleghe al Consiglio dei Ministri. Lupi, seocndo l’onorevole del Pd, sarebbe il protagonista di un film nel quale dovrebbe comparire in scena solo nel secondo tempo (atto di conferimento delle deleghe) , mentre qui non non sarebbe ancora stato proiettato il primo tempo, cioé la proposta di Letta al Consiglio dei Ministri.
Sempre secondo Bonavitacola non ci sarebbe incompatibilità poiché al momento ci sarebbe solo la funzione di Sindaco, non quella di viceministro, perché svuotata di attribuzioni effettive. La ratio dell’incompatibilità sarebbe evitare il cumulo di due cariche ed implicherebbe la facoltà del soggetto interessato ad optare per una sola delle due. Per farlo, però, occorrebbe conoscere il contenuto di una delle due opzioni possibili. letta, in conclusione, secondo Bonavitacola sarebbe gravemente inadempiente perché spetterebbe a Lui e non a Lupi, in base alla legge n. 81/2001, proporre le deleghe al Consiglio dei Ministri.

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