I due pareri paesaggistici del Soprintendente Miccio confermano, per Italia Nostra, tutte le illegalità denunciate, per anni, con il comitato No Crescent.
Le associazioni che si oppongono all’ecomostro si dichiarano soddisfatte del provvedimento negativo espresso ai sensi dell’articolo 10 bis della legge numero 241 del 1990: “finalmente la Soprintendenza”, affermano i rappresentanti delle associazioni, “svolge le funzioni di ente di tutela”.
Italia Nostra fa notare come in un passaggio del parere si legga: l’aspetto paesaggistico è ritenuto pressocché nullo per quel luogo visto che l’intervento del Comune viene definito essenzialmente strumentale per la realizzazione del programma urbanistico.
È l’intero PUA ad essere bocciato dall’ente di tutela, secondo Italia Nostra, rispetto alle valutazioni espresse dalla Commissione sul Paesaggio del comune, il Soprintendente dichiara: “la valutazione è del tutto autoreferenziale e priva di giustificazione”.
Non solo, l’ente si esprime in merito alle valutazioni della Commissione comunale relative alla deviazione del tratto terminale del Fusandola, riguardanti solo gli aspetti di natura igienico – sanitaria, il Soprintendente sul punto dichiara di non condividere tali affermazioni in quanto ritiene che sarebbe stato opportuno “rimettere a vista l’antico corso d’acqua”. Egli, ancora, conclude che tale soluzione “avrebbe consentito di pervenire ad una reale rinaturalizzazione dello spazio, oltre che favorire un’azione di bonifica sanitaria (…)”.
Il prossimo venerdì 4 luglio alle ore 11 le associazioni terranno conferenza stampa nella quale renderanno pubbliche le valutazioni e le iniziative che saranno adottate. (300614 Comunicato stampa Italia Nostra)