Il Comune di Salerno non si costituirà parte civile in occasione della prima udienza preliminare di mercoledì prossimo, 3 ottobre, nel procedimento penale sulle Fonderie Pisano pendente dinanzi al Tribunale salernitano. Un procedimento nel quale sono coinvolti, oltre al legale rappresentante pro tempore dell’azienda, altre persone che dovranno rispondere di diversi capi di imputazione relativi soprattutto a reati ambientali. La notizia è emersa al termine dell’incontro, svoltosi nella tarda mattinata di oggi a Palazzo di Città, tra l’amministrazione ed il Comitato Salute e vita che da anni e’ impegnato in una battaglia per la chiusura delle Fonderie Pisano di Fratte. Una delegazione del comitato è stato ricevuta dal sindaco Enzo Napoli e dall’assessore all’ambiente, Angelo Caramanno. Al primo cittadino è stata rinnovata la richiesta di costituzione di parte civile del Comune, in vista dell’udienza preliminare oltre a chiedere un maggior impegno su tutta la vicenda legata allo stabilimento salernitano. Il primo cittadino, però, come riportato al termine dell’incontro dall’avvocato Franco Massimo Lanocita, avrebbe ribadito di voler monitorare il processo ed eventualmente intervenire nella fase civile. Una posizione criticata dalla delegazione che ha ricordato come, invece, Comune di Pellezzano, Ministero per l’Ambiente e Regione Campania, abbiano deciso di costituirsi parte civile mentre Baronissi starebbe valutando il da farsi. L’amministrazione comunale del capoluogo, in ogni caso sempre questa mattina, avrebbe promesso di partecipare alla conferenza di servizi del 10 ottobre che servirà per valutare l’autorizzazione ambientale ed in generale tutto il procedimento. Il sindaco, poi, avrebbe ribadito di voler sollecitare l’Asl per verificare eventuali pericoli per la salute dei cittadini al fine di poter assumere eventuali provvedimenti.(011018)