Il Comune di Salerno in attesa di decisioni da parte del Governo su una possibile proroga dell’incarico ad Equitalia della ricossione dei tributi locali che, in base al decreto sviluppo, dovrebbe cessare a giugno. A rischio decine di migliaia di contravvenzioni ed altre cartelle esattoriali per un valore di alcuni milioni di euro. (220513 Giancarlo Frasca)

Sei mesi di proroga dei contratti in essere tra Equitalia e gli enti locali per la gestione dei tributi. E’ quanto ha chiesto l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia al governo Letta per evitare che la norma contenuta nel decreto sviluppo di due anni fa che poneva fine al rapporto tra la società di riscossione e tante amministrazioni italiane, a partire da fine giugno, possa creare ulteriori problemi economici alle già disastrate casse degli enti locali italiani. Una proroga che è attesa anche al Comune di Salerno. Se, infatti, per la riscossione delle multe correnti, l’amministrazione si è attivata autonomamente, per la gestione del pregresso, non ha ancora avviato alcun percorso in attesa di indicazioni da Roma. L’assessore al bilancio ha invitato ad evitare allarmismi, chiedendo, comunque, ai salernitani di pagare le multe. Si parla di migliaia di contravvenzioni e di alcuni milioni di euro.
La novità, legata come già detto, al decreto Sviluppo 2011 coinvolgerebbe, oltre a Salerno, circa 6.000 comuni su 8.000 totali che, nonostante l’addio di Equitalia alla riscossione di multe e tributi locali fosse nota da due anni, non hanno ancora trovato una soluzione alternativa, sperando in ulteriori proroghe. Equitalia ha già notificato ai sindaci la richiesta di cessazione di invio dei ruoli a partire dallo scorso 20 maggio. Da due giorni, quindi, e in vista della scadenza del primo luglio, l’agenzia di riscossione ha cessato di istruire pratiche per la riscossione coattiva di multe e tributi locali. Non ci sarebbe infatti il tempo tecnico per portare le cartelle alla riscossione e questo rischierebbe di trasformare i procedimenti in semplici costi amministrati per i Comuni in vista della scadenza dei rapporti al 30 giugno.