Alla base della nuova organizzazione della rete ospedaliera e sanitaria, come ha spiegato Caldoro, il risanamento del deficit sanitario. Ora il piano passerà alla valutazione dell’Agenzia nazionale. (170315)

Dopo i sacrifici il rilancio con più posti letto e sblocco del turn over e 1.118 nuovi assunti. Il nuovo piano della rete ospedaliera campana, come ribadito da Caldoro, si basa sul lavoro fatto negli ultimi anni per risanare il deficit sanitario . Nel 2009, il deficit ammontava a 853 milioni di euro con il bilancio in passivo. Già nel 2013, il bilancio della sanità ha fatto registrare un attivo di 6,1 milioni di euro e il pre consuntivo del 2014 fa registrare un attivo di 230 milioni da usare per investimenti in tecnologie e potenziamento dei servizi.
Il piano, come preannunciato nei giorni scorsi, prevede un nuovo modello di riorganizzazione delle cure primarie attraverso un accordo già stipulato con i medici della medicina generale e quelli prossimi con gli specialisti ambulatoriali e i pediatri di famiglia.
Previsto anche un aumento dei posti letto con il recupero di 500 posti in più per un totale di 19.726, in linea con la media nazionale. Ed ancora il potenziamento dei posti letto per la riabilitazione e la lungodegenza. Il piano ne prevede 2990 di cui 2187 per la riabilitazione e 803 per le lungodegenze dopo la fase acuta. Infine per i servizi psichiatrici di diagnosi e cura, previsto il potenziamento dei posti letto che da 196 attivo nel 2013 passeranno a 234 con il nuovo piano e la riduzione della mobilità interregionale.
I tempi di attuazione dipenderanno, come ha spiegato Mario Morlacco, subcommissario alla sanità, da motivi tecnici. Il provvedimento è stato infatti inviato al ministero ed ora dovrà passare al vaglio dell’agenzia nazionale per la sanità.
Ma Morlacco spiega che “in ogni caso di dubbio, durante la stesura del piano, abbiamo sempre consultato l’Agenas che ha apprezzato il lavoro”. “Già alla prossima verifica, il primo aprile – ha sottolineato – dovremmo avere le impostazioni”.