Antonio Amato, a fine luglio la pasta nei negozi. Oggi gli imballaggi a Salerno

Dopo sei mesi di inattività da ieri sono finalmente ripartite le linee di produzione della pasta nello stabilimento Antonio Amato di Salerno. Dopo una prima fase dedicata alla disinfestazione dei capannoni e nelle attivitià di manutenzione dei macchinari, ieri è stato il gran giorno della pasta, nello specifico quello dei test di produzione dei formati corti. L’obiettivo è riportare le confezioni blu con il follaro ed il marchio Antonio Amato in negozi e supermercati italiani e stranieri entro fine mese. Tra oggi e domani arriveranno le bobine di materiale plastico con le nuove diciture sociali, cioé riportanti il nome della Dicado, la società costituita dalla Di Martino di Gragnano per gestire l’azienda salernitana. Ieri pomeriggio effettuata anche una verifica tecnica sugli imballaggi in cartone con alcune modifiche rispetto al recente passato, con 12 confezioni contentute in ogni scatola al posto delle vecchie 10. Tutto, comunque, è pronto per l’impacchettamento vero e proprio. Parallelamente ci sarà anche la produzione destinata ad essere commercializzata con il marchio Di Martino. In quel caso da Salerno partiranno dei sacchi verso Gragnano dove avverrà il confezionamento come avveniva, del resto, in passato.
I giorni bui delle gare per il fitto o l’acquisto dello stabilimento e del marchio, tra bandi andati a vuoto, ricorsi della Procura ed assegnazioni revocate o rifiutate, sembrano finalmente lontani. I piazzali ed i capannoni di uno dei pastifici più moderni d’Europa sono finalmente tornati ad animarsi di lavoratori, sebbene per ora soltanto una ventina sul centinaio che fino allo scorso anno erano impiegati con l’Antonio Amato. Un primo gruppo al quale è stata affidata la ripresa produttiva dell’azienda. (100712)

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