In carcere l’ex sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti. Dopo il rigetto del ricorso in Cassazione, la Dia di Salerno ha eseguito questa mattina un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Tribunale del Riesame. L’accusa è di scambio di voto politico-mafioso. (240118 Peppe Leone)

Questa mattina, la Sezione Operativa della D.I.A. di Salerno ha eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere, emesso dalla Sezione del Riesame del Tribunale di Salerno, su appello proposto dalla DDA nei confronti di: Aliberti Angelo Pasqualino, di Castellammare di Stabia, ex Sindaco del Comune di Scafati; Ridosso Luigi, di Castellammare di Stabia e Ridosso Gennaro, di Gragnano, entrambi pregiudicati per associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione e reati in materia di armi, attualmente detenuti, ed elementi di vertice dell’omonimo clan di camorra operante a Scafati (Sa) e Comuni limitrofi; ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, in relazione alle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Scafati (Sa), tenutesi nel 2013.
L’ordinanza, contro la quale i tre indagati avevano proposto ricorso in Cassazione, rigettato in data odierna, scaturisce da una complessa attività investigativa per l’operazione Sarastra, condotta dalla Sezione Operativa della D.I.A. di Salerno, diretta e coordinata dalla D.D.A. della Procura di Salerno, che era scattata dopo un attentato dinamitardo, nell’ottobre del 2014, ai danni di un componente di minoranza del Consiglio comunale di Scafati.
L’atto intimidatorio in questione, infatti, è stato ritenuto, sin da subito, collegato alla significativa opposizione che il Consigliere comunale aveva più volte manifestato, contro alcuni appalti e affidamenti di servizi, per la realizzazione di opere pubbliche, a Scafati. (240118 Peppe Leone)