Boccia, un esempio per le imprese di Salerno e del meridione

Le celebrazioni per il 51° anniversario delle Arti Grafiche Boccia di Salerno hanno dato l’occasione per fare il punto sulla situazione vissuta dall’economia italiana, meridionale in particolare. Un esempio in positivo per far ripartire un tessuto produttivo colpito duramente dalla crisi. (150512)

Nata nel 1961, le Arti Grafiche Boccia di Salerno sono diventate in 51 anni di attività uno dei punti di riferimento per l’industria tipografica meridionale ed italiana in genere. Un’azienda in grado di incrementare il fatturato, tra il 2001 ed il 2011, dai 9 ai 45 milioni di euro, e gli occupati da 65 a 230. Queste, in estrema sintesi, le cifre alla base di un vero e proprio esempio per tante altre aziende, per dimostrare che anche in momenti di crisi si può crescere. Una celebrazione alla quale nessuno ha voluto mancare, dai presidenti di Confindustria e dell’Associazione Bancaria, a quello delle Federazione Italiana editori, Giulio Anselmi, ai rappresentanti delle istituzioni e della politica italiana.
Nel capannone della zona industriale del capoluogo, trasformato per l’occasione in una vera e propria sala congressi, a fare gli onori di casa ci ha pensato la giornalista Ilaria d’Amico. A Boccia sono giunti gli auguri del presidente della Repubblica Napolitano, che ha inviato anche una sua targa celebrativa. E’ stata l’occasione per ripercorrere i primi passi dell’azienda. Orazio Boccia, non senza commozione ha ringraziato i tanti clienti giunti da tutto il mondo, rincordando gli anni dell’orfanotrofio e i debiti per acquistare le prime macchine tipografiche.
Boccia ha ribadito il legame con il proprio territorio a dispetto di una eventuale delocalizzazione che avrebbe fatto risparmiare almeno 600 mila euro l’anno alla sua azienda. Un esempio da imitare, anche secondo il presidente di Confindustria Salerno, Maccauro.

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