Salerno, Pisano ed Asi a confronto per la delocalizzazione delle Fonderie di Fratte

Meno di due settimane per cercare di individuare un’area idonea alla delocalizzazione delle fonderie Pisano di Fratte. Il Consorzio Asi si è impegnato con l’azienda per trovare una soluzione al problema entro fine mese. Oggi incontro nella sede del Parco Arbostella. (160714)

Piena disponibilità a delocalizzare, purché si trovi un’area idonea. A ribadirlo la proprietà delle Fonderie Pisano di Fratte, a Salerno, nel corso di un incontro organizzato dal Comitato Salute e Vita e dalla Cgil con i vertici del Consorzio Asi, che gestisce le zone industriali salernitane. Il compito, però, non facile vista le dimensioni dell’area necessaria, dai 150 ai 180 mila metri quadrati. Questo per garantire la realizzazione di un nuovo complesso industriale, secondo le più moderne tecnologie, sia per l’abbattimento delle sostanze inquinanti che per garantire una fascia destinata a verde. L’intenzione dell’azienda, ribadita al Consorzio Asi, che gestisce le aree industriali salernitane, inoltre, è quella di ampliare le attività nel capoluogo, con lavorazioni meccaniche, in parte realizzate altrove. Ai circa 200 occupati, diretti ed indiretti dello stabilimento, quindi, se ne potrebbero aggiungere altri, anche fino a 400. Il presidente dell’Asi, cassandra si è impegnato a verificare, carte alla mano la situazione nei vari centri della provincia, rinviando la isposta al prossimo 31 luglio
Per la Cgil si tratta di una scommessa da vincere che potrebbe rappresentare un nuovo inizio per gli insediamenti industriali a Salerno
Soddisfazione da parte dei comitati che da tempo si battono per la delocalizzazione degli insediamenti inquinanti.

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