Vincenzo De Luca sarebbe indagato per corruzione e abuso di ufficio dalla Procura di Salerno. Almeno secondo il quotidiano “il Fatto” di oggi che, in un articolo di Marco Lillo riferisce come il sindaco di Salerno sarebbe indagato insieme al figlio Piero, capolista in quota Renzi a Salerno e a Mario De Mese. L’inchiesta sarebbe uno stralcio dell’indagine sul crac Amato, in particolare sulle spese della campagna elettorale per le regionali 2010. Nel mirino dei magistrati le spese di un comizio elettorale, pare quello in piazza del Plebiscito, che sarebbero state pagate dall’imprenditore. Per “il Fatto” ci sarebbe una particolare concomitanza. Il primo cittadino sarebbe stato iscritto sul registro degli indagati per corruzione nel novembre del 2012 ed avrebbe ricevuto la notifica dell’avviso di proroga delle indagini negli ultimi giorni di maggio. Il governo era appena nato e chissà, scrive il giornalista, “se il viceministro avrà informato Enrico Letta e Matteo Renzi”.
Sullo sfondo della nuova indagine ci sarebbe la vecchia inchiesta sulla bancarotta del pastificio Amato. (291113)