“Non ho chiesto nulla a nessuno”. Queste le prime parole pronunciate dal sindaco di Salerno, De Luca nel corso della conferenza stampa indetta per presentare un bilancio dell’attività al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, nel giorno dell’incarico a Renzi dal quale, comunque, si attendono possibili notizie governative per il primo cittadino.

“Mi auguro che Renzi resista a tentativi di pressione o ricatti per distribuzione incarichi. Il senso di questo Governo è legato a necessità di imprimere svolta. Ho sostenuto e sostengo presidenza Renzi per ragioni politiche.
Non mi piace, però, il termine staffetta. Servono tempi di decisione rapidi e sburocratizzare. Non basta attendere passivamente che la crisi venga superata. Sono per un’idea diversa del governo del paese con politiche attive per il mondo del lavoro, in particolare per i giovani disoccupati con un piano del lavoro che punti come capitolo fondamentale su interventi pubblici incentrati sui piani di settore del Mit, sulla capacità di spesa dei comuni che punti su una sburocratizzazione radicale che dia da subito all’Italia che si imbocca un’altra strada.
Il Goverrno Letta ha fatto cose buone ma anche cose sconcertanti come la vicenda Imu per la quale mancano all’appello ancora 650 milioni di euro per i Comuni che non possono approvare i bilanci. E poi la legge per gli incentivi alle imprese per il rinnovo agli impianti ancora non operativa.
Siamo arrivati in Italia, intanto, a 143 suicidi di imprenditore che richiedono una svolta radicale.
Per quanto riguarda, poi, l’attività di Governo sono stati mesi difficili, per il braccio di ferro per le deleghe, ma produttivi. Mercoledì scorso pubblicata gara per 80 mln di euro per stazione alta velocità di Afragola che rischiava di restare bloccata. Abbiamo concluso, altro risultato al quale tengo molto, il finanziamento per la tangenziale di Vicenza dopo varie forzature. E poi il primo lotto della tangenziale di Napoli, porto-Capodichino e sollecitato l’Anas per la viabilità sulle due costiere amalfitana e sorrentina che sarà illustrata nelle prossime settimane. Inoltre un emendamento molto tormentato a favore dei balneatori, problema che riguarda non solo la Campania ma anche altre regioni. Emendamento che tende a considerare acquisita proroga concessioni demaniali.
Nell’ambito di questa attività anche situazioni più salernitane. Due i miracoli in particolari, l’attivazione della metropolitana di Salerno ed il finanziamento per la cittadella giudiziaria.
A fine giugno nessuno credeva possibile il completamento degli interventi e l’inaugurazione entro fine ottobre della metropolitana, ci siamo riusciti. Il 31 ottobre eravamo pronti. Qualche strascico negli ultimi giorni che abbiamo superato con un emendamento alla Camera per non interrompere il servizio fino al 2015. Ora abbiamo il passaggio al Senato. Avere 7/8000 passeggeri al giorno è veramente incredibile oltre che utile per le ferrovie dello stato.
Porta Ovest. Anche questo un risultato straordinario. C’era un vecchio finanziamento non confermato e abbiamo anche aumentato i fondi a 140 milioni di euro, con l’area del Cernicchiara”.
E poi la cittadella giudiziaria con il via libera del Cipe giunto mezz’ora prima delle dimissioni di Letta. Un risultato che rivendico totalmente. Non c’era un euro nella legge finanziaria. Abbiamo lavorato per mesi per trovare 30 mln di euro per le infrastrutture giudiziarie, purché immediatamente cantierabili. Attendiamo approvazione di verifica dalla Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale siamo pronti per partire con la gara.
In Italia, inoltre, abbiamo altre decine di realtà in attesa ma solo a Salerno eravamo immediatamente cantierabili.
A fine mese consegniamo, intanto metà cittadella, confermando che non c’era alcuna incompiuta. A Salerno riguarda solo il palasport dove è fallita l’azienda.
Per questa estate, quindi, metà porta ovest, la lungoirno, due terzi della cittadella giudiziaria e la stazione marittima.
A fine mese inizieremo anche a trasferire alcuni uffici nella cittadella, eliminando il cantiere e consegnando un vero e proprio parco urbano.
Nel frattempo abbiamo portato 3 mln di euro per il completamento della lungoirno. Nelle prossime riunioni di Cipe 78 milioni per il porto con altri 70 per il dragaggio e sistemazione interna.
Abbiamo definito in questi mesi anche i piani operativi per lungoirno e trincerone est. Occorrerà sospendere per alcuni mesi i collegamenti con la Valle dell’Irno per completare i lavori con servizi su gomma alternativi per un periodo. Abbiamo chiesto alle Ferrovie le travi gemelle per completare lungoirno e definito i tempi per il trincerone.
Ovviamente il Governo è sciolto e siamo tutti sciolti.
Per ilo nostro territorio occorrerà lavorare per avere altri finanziamenti per prolungare la metropolitana verso l’Università e verso sud. Occorrerà riprendere in mano anche l’aeroporto, riprendendo il piano regionale. Su questo aspetto non sono d’accordo sulle decisioni su Grazzanise, troppo presto abbandonato. Dovremo anche strappare altri finanziamenti per collegare l’area di Avellino all’alta velocità di Salerno. Un collegamento di una decina di minuti basterebbe.
E poi il tribunale di Sala Consilina. Quando ho posto il problema al ministero della Giustizia mi è stato detto che rimettendo in discussione il programma di riordino del sistema avremmo creato altri problemi. Ma Sala è l’unico in Italia che viene accorpato fuori regione. Già solo per questo va ripreso perché è assurdo per le complicazioni burocratiche di altro tipo.
Andrà fatta anche una battaglia per il sud per sburocratizzare l’utilizzo dei fondi europei. Si è creata un’agenzia nazionale per la coesione territoriale che non penso possa riuscire nell’impresa. Vero è che la Regione deve svegliarsi ma è assurdo accentrare levando competenze ai territori.
Ci auguriamo che il tentativo di Renzi vada a buon porto. Dobbiamo sostenere l’orientamento a resistere a ricatti e pressioni di piccoli e sottopiccoli, a condividere anche il dimezzamento di ministri e sottosegretari. Dovremo sostenere ed augurarci che con un tasso di dinamismo e semplificazione in più possano derivare risultati migliori per l’Italia ed il Sud. Abbiamo condizioni al limite della rottura sociale. Senza una decisione di Governo rivolta alla disoccupazione giovanile rischiamo di perdere il controllo dei quartieri e delle aree urbane. Per il resto, sereni tutti, godiamoci la primavera salernitana, i cantieri che si aprono. Qui viviamo bene tutti. Penso che nel consiglio comunale nessuno ha frette particolari. Auguri a tutti quanti noi.
E poi le domande dei giornalisti:
Si aspetta dal presidente incarico maggiore attenzione per i problemi del sud anche per gli incarichi
E’ sempre un lavoro molto complicato da fare. Dobbiamo farlo lavorare in pace. Dobbiamo contare sulle nostre forze. Mi aspetto attenzione rinnovata per il sociale, e la sburocratizzazione. Se non produce risultati ci sarà il fallimento ma dell’Italia senza prove di appello. Sono per affidare il destino dei nostri territori alle nostre mani. Quando si tratta di discutere di distribuzioni di risorse si deve combattere con il coltello tra i denti. Dovrei raccontarvi le battaglie per difendere i fondi per la cittadella, resistenze di vario tipo. Indipendentemente dal presidente del Consiglio credo che dovremo comunque affidarci alla nostra capacità di combattimento. Non ci regalerà niente nessuno.
Ripeterebbe esperienza con Lupi o di rappresentare il Sud?
Ne ho parlato a lungo con Renzi. Ho parlato della drammaticità vissuta nel sud con il ministero che non ha appaltato alcuna opera nel 2013 nel meridione. Per il resto lasciamolo lavorare in pace. E’ un giovane che ha tante energie ed entusiasmo.
E’ uno smarcamento da posizione di ministro? Sono per la semplificazione della vita prima che della politica. Non occupiamoci di problemi che sono nel grembo di Giove. Mi auguro solo che resista alla contrattazione. Deve resistere. Il resto è acqua fresca.
Se avesse avuto le deleghe cosa sarebbe cambiato? Forse avrei avuto in infarto. Hanno voluto aiutarmi. E poi niente deleghe tutte le deleghe. Abbiamo spaziato dal Nord al Sud.
Comunque l’esperienza ministeriale è stata molto bella. Se dobbiamo affrontare in maniera diversa il problema sociale ed economico dell’Italia, varando piano di investimenti pubblici, per uscire dalla crisi servono vari interventi tra i quali gli investimenti. Per questo diventa determinante il Ministero delle infrastrutture al quale convergono ferrovie, anas, assetto idrogeologico, i provveditorati infrastrutturali, porti ed aeroporti. E’ un punto decisivo per produrre l’inversione di tendenza.
Oggi credo sia essenziale la connotazione politica del governo. Il senso delle priorità degli investimenti sono caratteristiche proprie di un dirigente politico e non di chi proviene dalle università o dai ministeri. Non possiamo più perdere tempo.
Si attende una chiamata da Roma? Non mi attendo nulla. Mi attendo di vivere sereno e di completare il programma straordinario per questa città. Credo sinceramente che debba essere lasciato in pace. Ci giochiamo il paese non Renzi. Se va male non credo riusciremo più a riprendere anche per i capelli l’Italia. Per ora concentriamoci su Salerno. Da marzo via libera a lavori a via carne lutti e le strade di Torrione, poi la spiaggia di santa Teresa e ci prepariamo a vivere estate meravigliosa. Stiamo già pensando alle luci d’artista. Abbiamo avuto incontro con i torinesi ma vorremmo anche i soldi dei napoletani. Ci attendiamo una bella campagna di stampa al diritto di usufruire dei fondi europei che arrivano dall’Europa. E’ un dovere finanziare l’evento più importante del turismo meridionale se non nazionale in inverno.Quello che verrà da governo sarà benvenuto ma non per incarichi ma per fondi.
E poi la direzione nazionale. I 16 voti contrari erano ancora più critici nei confronti del Governo Letta. Proponevano di andare al voto. Non c’è stato nessuno che abbiamo condiviso di continuare con Letta. Avremo una maggioranza sicuramente composita, con una resistenza soprattutto dei piccoli partiti. Se mi si chiede dove sta Casini non lo so. E poi Alfano che ha fatto anche una scelta impegnativa, di vita o di morte. Ognuno cercherà di strappare il massimo ma con questa logica l’Italia non si salva. Qui si deve resistere. Unica salvezza dell’Italia non farsi risucchiare dalla palude politica. (170214 Giancarlo Frasca)