Tre persone risultano indagate per aver ospitato a Sarno un giovane vicino all’attentatore di Charleroi, in Belgio. Nei guai finiscono due sarnesi, un uomo e una donna di 52 e 25 anni e un 24enne marocchino. Nel mese di dicembre di due anni fa offrirono un rifugio a un nordafricano del Magreb che aveva contatti con altri suoi connazionali nel Paese belga, tutti inquadrati nell’associazione con finalità di terrorismo internazionale. Tra questi figurava anche Khaled Babouri: l’autore dell’attentato ai due poliziotti belgi a colpi di machete. I tre, raggiunti pochi giorni fa da un avviso di garanzia per l’ipotesi di reato di 270 ter – assistenza agli associati – si sono presentati ieri al terzo piano del palazzo di giustizia per essere sottoposti ad interrogatorio. Assistiti dagli avvocati Francesco Paolo Laudisio e Umberto Dionisi, i tre hanno fornito la propria versione dei fatti nel corso di un interrogatorio sul quale vige massimo riserbo da parte degli inquirenti. Secondo le indagini coordinate dalla sezione antiterrorismo della Procura di Salerno ed affidate alla Digos che ha tentato di ricostruire i legami tra la famiglia di Sarno ed il giovane algerino, poi arrestato in Belgio, l’uomo avrebbe soggiornato all’interno dell’abitazione della famiglia sarnese per 10 giorni. (220618)