Il dissequestro del Crescent è esecutivo e fino a quando non giungeranno eventuali provvedimenti contrari dalla Cassazione va applicato. A dirlo l’avvocato Lorenzo Lentini, uno dei legali della società costruttrice, che ha replicato alle dichiarazioni delle associazioni ambientaliste, ritenendo la questione ormai definita. I lavori riprenderanno entro pochi giorni. (160116 Giancarlo Frasca)

Piena legittimità a riprendere i lavori del Crescent, fermi da oltre due anni, con la volontà di completarli quanto prima. A dirlo uno dei legali dell’omonima società, la Crescent srl, che sta realizzando, nell’area di Santa Teresa a Salerno, l’emiciclo progettato da Bofill per delimitare Piazza della Libertà. Non ha dubbi l’avvocato Lorenzo Lentini, replicando così indirettamente anche alle accuse giunte nei giorni scorsi dal comitato e dall’associazione ItaliaNostra che hanno diffidato il Comune di Salerno a rilasciare il permesso a costruire, sulla scorta del dissequestro concesso dal Tribunale. Per Lentini, invece, questo provvedimento è esecutivo e, fino a quando non dovessero giungere eventuali decisioni contrarie dalla Cassazione va immediatamente applicato. Questo, ovviamente, dopo il pagamento, da parte dell’impresa della prima rata degli oneri di urbanizzazione aggiuntivi, come richiesto dal Riesame e quantificato, in circa sei milioni di euro, dal Comune di Salerno.
L’iter autorizzativo, quindi, secondo Lentini, è ormai definito. per quanto riguarda gli aspetti penali, poi, il discorso sarebbe nettamente separato e toccherà ai giudici valutare le responsabilità. Anche in quel caso, comunque, c’è piena fiducia da parte dei legali del Crescent di poter dimostrare l’assoluta estraneità da qualsiasi eventuale irregolarità, avendo tra l’altro la società acquistato dei diritti in base ad un bando di gara redatto 4 anni prima dell’aggiudica quando, cioé, sarebbe stato impossibile sapere chi l’avrebbe vinto.