Boom agriturismo a Salerno per Pasqua e Pasquetta ma all’insegna del mordi e fuggi

E’ stato un vero e proprio boom per gli agriturismi della provincia di Salerno a Pasqua e Pasquetta. Lo conferma un monitoraggio della Coldiretti provinciale. Le zone dove si sono registrate le maggiori presenze sono quelle vicine al mare ma – sottolinea la Coldiretti – particolare interesse hanno riscosso anche i centri minori nell’entroterra situati lungo percorsi naturalisti ed enogastronomici. “Abbiamo registrato, per queste festività pasquali – fa notare il presidente della Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – una buona tenuta nei consumi di prodotti tipici e, soprattutto, numeri eccellenti legati alle strutture agrituristiche anche se si conferma sempre più, per questi periodi, un turismo mordi e fuggi. Registriamo con favore un interesse sempre crescente per le campagne e i percorsi naturalistici ed enogastronomici, un segmento di mercato, ormai non più solo di nicchia, che apprezza i sapori del territorio e l’ospitalità degli agriturismi, dove più radicate sono le tradizioni alimentari e dove è ancora possibile gustare autentiche specialità”.
La tendenza – già registrata nelle ultime stagioni – è stata l’affermarsi di prenotazioni brevi e last minute. Più che per il pernottamento quest’anno gli agriturismi sono stati scelti perché’ offrono l’opportunità di trascorrere una giornata lontano dalle città’. Ad affollare le strutture per il classico pranzo di Pasqua e Pasquetta sono stati soprattutto gruppi familiari e comitive che, sempre più spesso, scelgono l’agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta, preferendo l’offerta del menu “tutto compreso” a un prezzo medio di 25 euro, con piatti della cucina tradizionale basata sui prodotti coltivati direttamente in azienda. L’enogastronomia, si conferma, dunque, il settore a maggiore traino turistico e che coinvolge un numero sempre maggiore di turisti alla scoperta di angoli da scoprire della provincia. “L’agriturismo – spiega Sangiorgio – è una vera e propria eccellenza salernitana, nata da imprenditori che hanno coraggiosamente investito, creato occupazione, valorizzato risorse del territorio valorizzando l’agricoltura. Siamo ottimisti – conclude il presidente della Coldiretti Salerno – anche per le festività del 25 aprile e del 1 maggio; i segnali per un altro pienone ci sono tutti”. (010413 com)

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